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Non una di meno

"Non una di meno" è un movimento femminista nato il 3 giugno 2015 in Argentina, successivamente esteso a tutta l'Europa (attualmente, è ampiamente diffuso e attivo nelle principali città italiane: Roma, Torino, Milano, Firenze).

Si tratta di un movimento socio-politico che si impegna nella lotta contro la violenza di genere, il patriarcato, il machismo, il maschilismo e il sessismo attraverso scioperi, manifestazioni e mobilitazioni non violente. Il suo obiettivo è promuovere una società liberata dalla logica patriarcale e emancipare istituzioni, media, lavoro e comportamenti da un modello prevalentemente maschile.

La denominazione del movimento riprende una frase della poetessa messicana Susana Chávez: "Ni una mujer menos, ni una muerta más". Lei aveva denunciato i femminicidi verificatisi nella sua città natale, Ciudad Juárez, ed era lei stessa deceduta a causa di tali violenze.

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La storia di Non una di meno

Il movimento "Non una di meno" italiano ha avuto origine a Roma con l'obiettivo di fare il punto su diverse macro-aree in cui le donne sono coinvolte: dal piano legislativo ai Centri Antiviolenza (CAV) e ai percorsi di autonomia, all'educazione alle differenze, alla libertà di scelta e all'IVG. Dopo la manifestazione femminista nazionale del 26 novembre 2016, auto-organizzata in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza maschile contro le donne, è seguita una discussione su vari temi che ha portato all'organizzazione di alcune riunioni-incontri a  Bologna il 4 e 5 febbraio 2017. Durante queste giornate, il lavoro dei tavoli tematici è proseguito, insieme alla redazione del piano nazionale femminista contro la violenza, con l'obiettivo di condividere percorsi e pratiche in vista dello sciopero mondiale che ha mobilitato donne (ma anche uomini) per le strade l'8 marzo 2017.

"Non una di meno" rappresenta un "percorso da compiere tutte insieme", un movimento che ha preso vita dall'idea di "Io Decido", un network cittadino romano allargato. Questo network, dal 2014 al 2017, si è mobilitato per le strade, negli ospedali, nelle università, conquistando spazi, seppur limitati, di lotta e rivendicazione su temi cruciali come la salute, il diritto universale di tutte le donne e la lotta contro la violenza di genere. In questo percorso si inserisce anche l'esperienza dell'Unione delle Donne in Italia, nata dalla storia della Resistenza tra il 1944 e il 1945, protagonista delle lotte per i diritti di voto, l'istruzione, il lavoro, i servizi sociali, e in prima linea contro la violenza sessuale.

Tra le donne che si riuniscono sotto la bandiera di "Non una di meno", ci sono anche le "Donne In Rete contro la Violenza", unico network italiano di Centri Antiviolenza non istituzionali gestiti da associazioni di donne.

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